Malgrado tutte le polemiche ed i ritardi sui nuovi incentivi auto 2024, una notizia dell’ultim’ora agita ulteriormente le acque.
Mentre Urso e Salvini discutono sugli Incentivi Auto, con il secondo che gioca la sua campagna elettorale sulla difesa della produzione nazionale, l’esecutivo di Meloni utilizzerà i soldi che il governo Draghi aveva stanziato per l’acquisto di vetture meno inquinanti.
Ieri nella Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il decreto Coesione, entrato in vigore oggi. Questo decreto apporta notevoli benefici ma, come risvolto della medaglia, va anche a tagliare 130 milioni di euro dai fondi del 2024 (includendo anche i fondi residui del 2022 e del 2023 non utilizzati) destinati all’acquisto di veicoli (autovetture ed autocarri) non inquinanti e di ben 250 milioni i fondi previsti per il 2025!
Il decreto Coesione
Il Decreto Coesione ha come scopo quello di sviluppare settori strategici con interventi precisi per le risorse idriche, infrastrutture per il rischio idrologico e la protezione dell’ambiente, rifiuti, trasporti ed energia ma anche lo sviluppo di tecnologie critiche come semiconduttori avanzati, intelligenza artificiale, tecnologie quantistiche, biotecnologie. Lo stesso decreto, mira anche a ridurre i divari territoriali ed infrastrutturali nelle “regioni meno sviluppate” del nostro Paese. Toccherà vari settori, stanziando:
- 200 milioni di euro per le scuole e per il “potenziamento di infrastrutture per lo sport nelle scuole”;
- 150 milioni di euro per il potenziamento dell’istruzione tecnica e professionale con la realizzazione di laboratori innovativi ed avanzati per lo sviluppo di specifiche competenze tecniche e professionali connesse agli indirizzi di studio;
- 100 milioni di euro per rafforzare il sistema educativo nella fascia d’età tra 0 e 6 anni.
Il decreto interviene anche con misure per rafforzare l’occupazione delle categorie di lavoratori più svantaggiate e in generale nel Mezzogiorno. Ci saranno 3 esoneri contributivi per i datori di lavoro che effettuano nuove assunzioni. Si prevede l’introduzione di bonus giovani con un esonero del 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro (nel limite massimo di 500€ mensili per due anni), ma ci saranno esoneri anche per gli over 35 che non lavorano da oltre 2 anni, per le donne ed il bonus ZES.
Meno soldi per Incentivi Auto e transizione green
Insomma tutto molto bello ma questo provvedimento ha decurtato 130 milioni di euro destinati al rinnovamento del parco auto italiano che è il più vecchio ed inquinante di tutta Europa e ridurrà di un quarto, ossia di 250 milioni, il miliardo di euro del 2025 destinato al settore automotive dal decreto Draghi. Come se non bastasse, sono stati tagliati anche 20 milioni di euro per sostenere l’acquisto di infrastrutture di ricarica a uso domestico stanziati per il 2022 e 2023.
Resta ancora da capire in quale modo verranno detratti questi milioni dalle varie categorie di veicoli per il 2024. Per il 2025 invece il denaro non è stato ancora ripartito. Ricordiamo che fino a ieri, le somme degli incentivi auto previsti per quest’anno erano le seguenti:
- 240 milioni di euro per l’acquisto di auto elettriche (fascia 0-20 g/km di CO2);
- 150 milioni di euro per l’acquisto di auto ibride plug-in (fascia 21-60 g/km di CO2);
- 403 milioni di euro per l’acquisto di auto termiche (fascia 61-135 g/km di CO2);
- 20 milioni di euro per l’acquisto di auto usate Euro 6 (fascia di emissioni fino a 160 g/km di CO2);
- 65 milioni di euro (35 + 30 dalla Legge di Bilancio 2021) per l’acquisto di motocicli e ciclomotori elettrici e termici;
- 53 milioni di euro per l’acquisto di veicoli commerciali leggeri elettrici
Via | Repubblica
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