E’ sempre il ben informato @eivissacopter a riportare una nuova omologazione da parte di Tesla che riguarda le Model Y prodotte in Europa e quindi nella Gigafactory di Berlino.
Il modello RWD, quindi quello a trazione posteriore, utilizza batterie di tipo LFP ma Tesla, a partire da Marzo 2023, si sta servendo sia di quelle prodotte da CATL che di quelle prodotte da BYD (in particolare la Blade).
Tra le due tipologie di batteria, anche se condividono la stessa chimica LFP, ci sono enormi differenze dal punto di vista strutturale. Le BYD Blade prendono il nome proprio dalla loro particolare forma, sottile ed allungata, che ricorda una spada. Tutte le celle possono essere affiancate tra loro andando così a creare il “cell-to-pack” ovvero la struttura di base della vettura. Le batterie CATL invece, hanno una forma prismatica e non sono strutturali.
Per la persona che decide di acquistare una Model Y RWD è impossibile decidere quale tipo di batteria si ritroverà nell’auto, tuttavia le principali sono queste due.
L’8 Marzo Tesla ha ottenuto una nuova omologazione / certificazione VS10 per quanto riguarda le Model Y RWD con batterie Blade. La data è praticamente la stessa dell’omologazione VC35 per la Model Y RWD Long Range con Hardware 4.
Prima di andare avanti, cerchiamo di capire la differenza tra le sigle VS e VC:
VS sta per Version with Structural Battery Pack ovvero le batterie che sono anche strutturali (praticamente solo le BYD Blade) mentre VC sta per Version with Conventional Battery Pack che si riferisce a tutte le altre batterie.
L’8 Marzo quindi, Tesla ha ricevuto sia la certificazione per la Long Range a trazione posteriore, che utilizzerà una batteria diversa, sia una nuova certificazione per la Model Y RWD che già conosciamo, alimentata da batteria Blade.
Perchè è stata necessaria una nuova omologazione? Perchè Tesla ha apportato delle modifiche ai motori: quello anteriore (3D6) e quello posteriore (4D1) sono stati portati da una potenza di picco di 235kW ad una nuova potenza di picco pari a 255kW. Inoltre, è chiaramente indicata la presenza dell’hardware 4.
Non è la prima volta che l’azienda applica variazioni alla potenza. Infatti, per quanto riguarda il motore 3D6 con batterie BYD si è partiti prima a 235kW per poi ridurre il tutto a 220kW ed ora si è passati a 255kW.
Non sappiamo come Tesla riesca ad ottenere queste variazioni nè come faccia ad ottenere picchi massimi più elevati, probabilmente attraverso accorgimenti software visto che è ben noto che la potenza massima delle batterie Blade è sempre di 215kW.
Ad ogni modo, cercando di riassumere e semplificare questa notizia, il succo del discorso è che Tesla potrebbe ricominciare a consegnare Model Y in Europa con batterie BYD Blade cosa che ultimamente iniziava a vacillare a favore di un utilizzo più intensivo di batterie CATL. Le batterie Blade sono interessanti perchè hanno una curva di ricarica molto più alta rispetto alle CATL. Sostanzialmente, pure essendo delle LFP, possono raggiungere velocità di ricarica più elevate, direi più vicine alle NMC.
Inoltre c’è la modifica dell’hardware nel passaggio tra hw3 ad hw4 che potrebbe risultare interessante. Quest’ultimo non sappiamo ancora quando avverrà effettivamente: il fatto che sia stato omologato non significa che verrà anche implementato. A tal proposito sappiamo che Tesla, anche sulle vetture già dotate di hardware 4, sta applicando una sorta di “limitazione” simulando l’hardware 3 perchè è su quest’ultimo che sta addestrando le reti neurali e le funzioni come FSD ed Autopark. Prima di poter godere delle piene funzionalità dell’hardware 4 passeranno ancora degli anni, anche se la vettura dovesse già esserne dotata.
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