Oltre 100 anni fa, il genio della tecnologia Henry Ford è riuscito ad immaginare un nuovo utilizzo della catena di montaggio affinchè potesse risultare il più utile possibile alla società dell’epoca. Il suo metodo è stato applicato all’industria automobilistica che ha ottenuto una trasformazione radicale, diventando accessibile alle masse.
Oggi Tesla sta lavorando ad una nuova rivoluzione che potremmo definire un’evoluzione del metodo Ford e questo è un passaggio davvero molto importante da capire prima di intraprendere discorsi che riguardano il Robotaxi oppure la Tesla “economica” che solitamente chiamiamo Model 2 ma che sarebbe più corretto definire come “Progetto Redwood”.
Tesla sta reinventando la catena di montaggio per le auto elettriche
Mentre l’azienda continua a costruire le sue vetture con il metodo attuale, parallelamente sta investendo e sta ideando una nuova piattaforma che a tutti gli effetti segnerà una rivoluzione in campo automobilistico.
Il nuovo metodo di Tesla viene chiamato “Unboxed” e si discosta moltissimo dal secolare processo di assemblaggio lineare.
A differenza da quest’ultimo in cui i veicoli avanzano lentamente su un nastro trasportatore per aggiungere parti in sequenza, il sistema Unboxed di Tesla prevede una lavorazione di tipo modulare. Sostanzialmente sono previste diverse aree di sotto-assemblaggio dedicate che si riuniranno tra loro soltanto nella fase finale.
Questo approccio modulare permetterà a più uomini e più robot di lavorare contemporaneamente su una sola auto, accelerando il processo produttivo. Inoltre, rappresenta una mossa strategica per superare la forte concorrenza delle startup cinesi di veicoli elettrici, che beneficiano di un solido sostegno governativo e di un’efficiente catena di fornitura locale.
Precisione robotica e riduzione dei costi:
Tra i principali vantaggi del sistema Unboxed troviamo una drastica riduzione dei costi di produzione dei veicoli. Le stime suggeriscono che potrebbero essere ridotti fino al 50%! In aggiunta, migliora l’efficienza, la velocità e basteranno stabilimenti significativamente più piccoli per la produzione. L’azienda potrà quindi aprire nuove fabbriche in altri Paesi (come sta pensando di fare in India), con investimenti inferiori ed un’elevata produzione.
Tesla lavora tantissimo con la robotica avanzata, per ottenere un’enorme precisione, come fa Optimus Bot, che tramite le reti neurali migliora l’efficienza operativa e la sicurezza fornendo al tempo stesso una flessibilità senza precedenti nella produzione. Tutto quello a cui sta lavorando Tesla tra guida autonoma, intelligenza artificiale e quant’altro convergerà all’interno di questo nuovo progetto.
Il metodo Tesla Unboxed non è una semplice evoluzione tecnica ma un adattamento strategico progettato per consolidare la posizione dell’azienda in un panorama automobilistico in rapida evoluzione. Riducendo drasticamente i costi e migliorando l’efficienza produttiva, Tesla non mira solo a competere con i produttori cinesi di veicoli elettrici ma sta anche stabilendo un nuovo standard per la produzione di veicoli a livello mondiale.
Proprio come la catena di montaggio di Ford è diventata un segno distintivo della produzione industriale, il sistema unboxed di Tesla potrebbe diventare sinonimo della prossima era di produzione, caratterizzata da flessibilità, efficienza e sostenibilità. Tesla sta creando una nuova piattaforma per i veicoli elettrici che rimodellerà la produzione automobilistica del 21° secolo e darà lo stesso apporto di quello che Henry Ford ha dato per la produzione dell’auto a benzina.
I passaggi per costruire un’auto adesso:
- Si stampano tutti i pannelli che costituiranno lo scheletro dell’auto
- Si assemblano insieme creando un corpo unico “rettangolare”
- Si costruiscono le parti che conferiscono l’aspetto “estetico” dell’auto
- Si uniscono anche questi componenti (che includono portiere e cofani) allo scheletro
- Poi si vernicia tutto
- Dopo aver colorato i pezzi, si smontano nuovamente le portiere ed altri componenti
- Si iniziano a posizionare alcuni elementi essenziali interni, come il cruscotto con il volante e tutto lo scheletro che ospiterà poi i sedili. Si montano anche i fari.
- A questo punto l’auto viene sollevata e nella parte inferiore si monta il motore con la batteria
- Si procede con l’inserimento dei sedili e gli altri componenti interni
- Alla fine l’auto viene chiusa con il tettuccio, i cofani, le portiere complete e le ruote
I passaggi per costruire un’auto con il metodo Tesla Unboxed:
Costruzione modulare. Diverse parti vengono costruite ed assemblate in maniera indipendente per poi essere unite in un unico prodotto finale.
- Si procede alla produzione delle varie parti ed ognuna di queste viene anche verniciata.
- Sulla base dei “pezzi iniziali” (i fondamentali) vengono aggiunti tutti i componenti che gli riguardano
- Gli interni vengono saldati alla parte inferiore dell’auto, compresi i sedili
- Alla fine l’auto viene assemblata, viene sollevata per integrare la parte inferiore e poi viene chiusa con tettuccio, portiere e così via.
Il video di YouTube che trovate qui sopra, chiarisce tutti i passaggi in maniera perfetta!
Adesso possiamo capire il Robotaxi e la Tesla “Model 2”
Ora che il concetto della nuova piattaforma è chiaro, possiamo affrontare quello del Robotaxi e della Tesla più piccola ed economica prevista nei prossimi anni.
Tesla infatti, ha tardato sulla tabella di marcia ma il motivo è dovuto proprio a quello che abbiamo spiegato fin ora, ovvero lo sviluppo di questo nuovo metodo produttivo che verrà utilizzato per realizzare entrambe le vetture e non importa quale delle due arriverà prima sul mercato anche perchè lo sappiamo bene che il mercato è molto diversificato. Ad esempio:
Il Robotaxi, che verrà presentato l’8 Agosto, chiaramente non arriverà presto in Italia perchè da noi non è consentito avere veicoli che guidano autonomamente: sarà dunque destinato agli Stati Uniti. Successivamente potrebbe arrivare in Cina. Prima o poi arriverà anche in Europa: non sappiamo quanti anni bisognerà attendere ma prima o poi le leggi dovranno per forza cambiare, quindi ad un certo punto arriverà anche in Europa ma di sicuro per il nostro mercato arriverà prima la Tesla più economica, la Model 2 (o Redwood).
Il robotaxi potrebbe essere una Tesla più corta, addirittura con soli 2 posti a sedere ma senza volante e senza pedali, controllata tramite l’FSD che proprio qualche giorno fa ha compiuto un enorme balzo in avanti. Statisticamente è stato appurato che le persone che prendono il taxi sono sempre da sole o al massimo in due, quindi un’auto senza guidatore con 2 posti a sedere potrebbe ospitare 2 passeggeri ed essere perfetta per questo scopo. Come vedete tutte le cose sembrano incastrarsi perfettamente, anche a livello software e di tempistica. Potrebbe poi essere presentata una seconda versione di Robotaxi, diametralmente opposta alla prima, ovvero con tanti posti a sedere, come una specie di piccolo pulmino per i gruppi più grandi. Anche questa versione sarebbe chiaramente assemblata con il nuovo metodo Unboxed.
La Tesla economica, la cosiddetta Model 2, potrebbe essere uguale al Robotaxi con l’aggiunta di sterzo e pedali. Una volta ultimata la piattaforma, rendere un’auto più corta o più lunga, con 2 o 5 posti a sedere sarà un gioco da ragazzi e non richiederà la creazione di un nuovo nastro trasportatore per una nuova catena di montaggio nè di ampliamenti delle Gigafactory.
La cosa più importante per Tesla sarà quella di creare veicoli mantenendo dei costi di produzione davvero bassi in maniera tale da riuscire ad offrire corse più economiche di biglietti per la metropolitana o di autobus nel caso del Robotaxi oppure un’automobile elettrica completa e sofisticata a meno di 25.000$.
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