In un’audizione alla Commissione attività produttive della Camera, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha dichiarato che Stellantis non basta ed alle storiche fabbriche FIAT il governo vorrebbe affiancare un secondo produttore di auto e c’è anche Tesla tra i candidati.
Il dialogo con l’azienda di Elon Musk è in corso “da mesi”. Questo dialogo si aggiunge a quello con diverse aziende cinesi e di altri Paesi. L’obiettivo è ambizioso: produrre in Italia un milione e 300 mila veicoli, tra auto e mezzi commerciali.
Questo target è stato identificato dal governo come essenziale per soddisfare le esigenze del mercato interno e delle oltre 5.500 imprese coinvolte nella filiera della componentistica, che danno lavoro ad un milione e 200 mila persone.
A quanto pare sarebbero in corso approfondimenti con tre società cinesi specializzate in veicoli elettrici. Queste società hanno visitato l’Italia dopo una missione del ministero delle Imprese nel loro Paese, esplorando la possibilità di stabilirsi qui.
L’accordo in fase di sviluppo con Stellantis mira a portare la produzione ad un milione di veicoli entro pochi anni, ma lo scorso anno ci si è fermati a circa 750.000. Con un altro produttore nella scena italiana, i problemi si risolverebbero. I nomi che circolano includono il gigante cinese Byd, che potrebbe stabilire un secondo impianto europeo dopo quello in Ungheria, ed altri come Chery, Leapmotor, Toyota e, naturalmente, Tesla. Il ministro ha sottolineato che sono in corso discussioni con produttori provenienti da vari Paesi, sia orientali che occidentali, notando che di recente in Germania è stata respinta un’espansione massiccia dell’impianto di assemblaggio europeo di Tesla che di conseguenza potrebbe trovare terreno fertile nella vicina Italia.
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