Con questo articolo (di cui trovi anche una versione “video” in calce) apriamo un importante capitolo sulle batterie delle auto elettriche. E’ un discorso che vale sia per le Tesla che per tutte le altre auto elettriche.
La prima cosa importante da sapere è che tutte le auto utilizzano batterie a litio ma che quest’ultime non sono tutte uguali. Fondamentalmente esistono due grosse tipologie di batterie a litio che vengono distinte da due sigle che dovrete memorizzare:
- NMC
- LFP
Le batterie a litio NMC
Le batterie NMC dominano il mercato statunitense ed europeo e vengono equipaggiate sui modelli di auto più costose e ad alte prestazioni AWD (All Wheel Drive, che significa a doppia trazione) come tutte le varianti “Long Range” e “Performance” di Tesla Model 3 e Model Y oppure su tutte le Tesla Model X e Model S.
La sigla NMC deriva dai materiali che costituiscono queste batterie. Trattasi di terre rare come: Nichel, Manganese e Cobalto.
Offrono una densità energetica più alta il che significa che occupando uno stesso volume ed una stessa massa riescono ad immagazzinare più energia (circa 200 Wh per kg) rispetto alle LFP (circa 120 Wh per kg). Non soffrono troppo le basse temperature e quindi si ricaricano più in fretta anche senza preriscaldare la batteria. In generale la velocità di ricarica è maggiore e questo le rende più adatte a chi sostiene lunghi viaggi. La produzione di queste batterie è più costosa ed i materiali utilizzati sono più inquinanti ma anche più soggetti ad usura. Questa particolare chimica infatti, può generare uno stato di ossidazione quando le batterie sono “troppo cariche o troppo scariche”. In questi casi alcune parti all’interno della singola cella andranno pian piano a degradarsi. Per evitare tutto questo, la stessa Tesla consiglia di non tenere mai un’auto in stallo con la batteria carica al 100% e di non scendere al di sotto del 10%. Il range consigliato è tra il 10% ed il 90% (sebbene qualcuno sostenga un’ulteriore precauzione nel restare tra il 20% e l’80%). Proprio per questo motivo quando ricarichiamo una Tesla possiamo impostare dei limiti: se state per affrontare un lungo viaggio, procedete senza indugio col ricaricare la batteria al 100% ma non appena raggiunta questa percentuale partite entro breve tempo. Se invece state effettuando una semplice ricarica per uso quotidiano, impostate un limite tra l’80 ed 90%.
Le batterie a litio LFP
Sebbene le batterie LFP possano essere “strapazzate” un pò di più senza subire un rapido degrado, anche in questo caso consigliamo di ricaricare la batteria al massimo al 95% perchè Tesla offre una funzione molto interessante, rappresentata dalla Frenata Rigenerativa. E’ abbinato ad uno stile di guida ad 1 pedale che, nel momento in cui solleviamo il piede dall’acceleratore, va automaticamente a frenare e l’energia cinetica che si stava producendo ed utilizzando in quel momento (le ruote che continuano a girare senza richiedere nuova energia) viene “rimandata indietro” alla batteria che di fatto la riassorbe e “si ricarica”. Quando ricarichiamo una batteria al 100%, per i primi km (fino a quando non si scaricherà un pò) non si potrà utilizzare la Frenata Rigenerativa perchè l’auto fisicamente non saprebbe dove andare ad immagazzinare ulteriore energia ottenuta da questa funzione.
Le batterie LFP le ritroviamo sulle Tesla Model 3 e Model Y base, dette RWD (Rear Wheel Drive, che significa a trazione posteriore) oltre che a tantissimi altri modelli di auto elettriche di fascia media appartenenti ad altre case automobilistiche.
Offrono una densità energetica inferiore che, come abbiamo visto prima, significa una capacità minore rispetto ad un’altra batteria con le stesse identiche dimensioni ma con tecnologia NMC. Le Tesla con batteria LFP infatti, arrivano ai 50-53 kWh mentre quelle con NMC arrivano a 75-79 kWh.
I materiali utilizzati per le LFP sono Litio, Ferro, Fosfato, molto più semplici da reperire, molto meno costosi ed anche più stabili. Come dicevamo all’inizio, questo gli permette di essere “strapazzate” un pò di più, resistono ad un maggior numero di cicli di carica e scarica (fino a 3.500) e questo permette al proprietario della vettura di non dover prestare particolare attenzione alla ricarica in quanto si potrà arrivare tranquillamente anche al 100% senza troppi problemi. Risultano anche più sicure dal punto di vista del rischio incendio offrendo una curva di scarica lineare.
Le batteria con chimica LFP hanno compiuto notevoli progressi negli ultimi anni, grazie ad una migliore gestione elettronica BMS (Battery Managment System). Sono le batterie tecnologicamente più recenti, sebbene meno performanti (come abbiamo già visto) sia dal punto di vista della capacità, sia della potenza che per quanto riguarda i tempi di ricarica.
Tesla ha iniziato ad utilizzare queste batterie nei modelli di automobili meno costose ma le ricerche sulle LFP continueranno ancora in futuro e si cercherà di migliorarle sempre di più. Parallelamente, senza divagare troppo, vi segnaliamo che si sta già pensando di creare una batteria “ibrida” in grado di mettere insieme sia i benefici dell’una che dell’altra.
Qual è la batteria migliore da scegliere?
Non può esserci una risposta unica a questa domanda. La risposta è dipende… ma adesso dovreste avere tutti gli strumenti per capire “perchè dipende”.
Chi dovrebbe scegliere una Tesla LFP e chi una Tesla NMC
In linea di massima una Tesla con batteria LFP è la scelta più adatta alla maggior parte delle persone che fanno un utilizzo “normale” dell’automobile a patto però di avere la possibilità di ricaricare l’auto tutti i giorni a casa propria, magari nel garage, lasciandola collegata alla presa per tutta la notte. Senza questo presupposto, la NMC potrebbe diventare una scelta migliore.
In termini di percorrenza, la differenza tra un modello di Tesla “base” RWD (a trazione posteriore) con LFP rispetto ad una Tesla AWD (come la Long Range) con NMC non è elevatissima. Sicuramente con la Long Range si riescono a percorrere più km (tra gli 80 ed i 100 km in più per ogni singola carica completa), ma -parlandoci chiaro- non sono così tanti questi km da giustificare la sensibile differenza di prezzo.
Le Long Range nascono principalmente per chi ha bisogno di percorrere enormi distanze, cosa che per chi vive negli Stati Uniti può essere abbastanza comune ma che in genere in Italia non avviene, se non sporadicamente. Bisogna però prestare attenzione: il vero punto di forza delle Long Range non è tanto quell’80ina di km di percorrenza in più, bensì dei tempi di ricarica più brevi. La vera differenza sta tutta qui: chi deve affrontare un lungo viaggio infatti, avrà bisogno di effettuare diverse soste e dei tempi di ricarica più rapidi assicureranno un arrivo a destinazione più celere.
Chi invece andrà ad utilizzare una Tesla per i suoi 40km quotidiani, ma anche 100 o 150 km, non avrà un assoluta necessità di una Long Range perchè anche una Tesla con batteria LFP riuscirà a svolgere perfettamente questo compito, costando però oltre 7000€ in meno!
Il discorso cambia se non avete la possibilità di ricaricare l’auto ogni sera (o comunque all’occorrenza) comodamente da casa. Chi deve affidarsi ad una colonnina di ricarica, recandosi magari ad un centro commerciale dove sono presenti le colonnine, in un primo periodo lo farà piuttosto volentieri ma poi alla lunga la cosa inizierà a pesare moltissimo. In questo caso avere quell’80-100 km di autonomia in più aiuterà a ridurre la frequenza di ricarica migliorando la qualità e l’esperienza generale dell’utente.
Riassumendo, non lasciatevi necessariamente “attirare” dal termine “Long Range” perchè anche le Tesla a trazione posteriore (base) con batteria LFP offrono un’ottima autonomia, valida per moltissime tipologie di utilizzo. Inoltre le attuali LFP riescono a caricarsi piuttosto in fretta rispetto a qualche tempo fa dove arrivavano a stento a 70 Wh. Dopo tante lamentele ed un aggiornamento software l’azienda di Elon Musk è riuscita a portare la velocità a livelli più che accettabili (fino a 120-140 Wh) contro i potenziali 250 Wh massimi delle NMC (che però difficilmente si raggiungono realmente).
Ora sai un’importante cosa in più per poter acquistare una Tesla
Se dopo aver capito la differenza tra Batterie LFP ed NMC avete le idee più chiare su quale Tesla risulti più indicata da acquistare in base alle vostre esigenze, potete visitare il sito ufficiale di Testa ed effettuare l’ordine partendo da questo nostro link che vi darà diritto a 500€ di sconto su tutte le Model 3 e tutte le Model Y:
Potete utilizzare lo stesso link anche per prenotare un Test Drive presso lo Store più vicino a voi. In questo modo potrete entrare nella macchina e guidarla, da soli, per poi decidere se acquistarla o meno. Le automobili Tesla si acquistano esclusivamente tramite il sito ufficiale: esistono anche degli Store fisici ma anche recandovi lì, gli addetti effettueranno l’ordine tramite il sito. In questo caso non potrete utilizzare il nostro link speciale però, e non avrete lo sconto. I prezzi di Tesla sono fissi ed imposti, non sarà possibile ottenere alcun tipo di sconto aggiuntivo, nemmeno tramite “conoscenze” o concessionarie, ragion per cui consigliamo sempre di effettuare l’ordine in autonomia, comodamente da casa propria.
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